Un percorso di 3 km che conduce, passando per le dighe foranee di Bocche di Puglia e Puntariso, al punto panoramico dell’arcipelago delle Isole Pedagne. L’arcipelago è composto da sei isole rispettivamente partendo da ovest verso est l’Isola di Sant’Andrea, l’Isola Traversa, l’Isola Monacello, l’Isola La Chiesa, l’Isola Giorgio Treviso e l’Isola Pedagna Grande.
E’ di notevole importanza naturalistica ed ecologica la presenza di fiumi, foci e canali che alimentano le acque del porto con acqua dolce. Si tratta del Canale Patri, della foce del Cillarese, di Fiume Piccolo ed in particolar modo di Fiume Grande.
Le acque, essendo più calme e ricche di cibo, rendono il porto un ambiente confortevole dove prosperare e trovare rifugio per alcuni esemplari adulti di tartarughe marine (Caretta caretta).
L’Isola di Sant’Andrea è la prima isola che si incontra e che si può ammirare passeggiando lungo le dighe foranee. La più grande delle isole dell’arcipelago, fu scelta in passato per la costruzione di Forte a Mare e del Castello Alfonsino.
HABITAT COSTIERO
- Zona Sopralitorale Rocciosa
- Zona Interditale Rocciosa
- Zona Pelagica
- Coralligeno
- Fondi Molli



Procedendo verso est si incontra la misteriosa Isola Traversa, unica tra le isole ad ospitare il Faro dove sono presenti anche gli ex alloggi dei “fanalisti”. Il tratto di mare antistante la zona terminale della Diga di Puntariso è zona di caccia per diverse specie di delfinidi ed anche zona di passaggio per le migrazioni delle Balenottere comuni nel periodo che va dalla fine della primavera all’autunno inoltrato.
Alla radice della Diga di Bocche di Puglia il fondale è inizialmente roccioso e molto basso. Dopo una ventina di metri, immergendosi, si incontra come un canale fra due irte pareti di scoglio naturale che conduce rapidamente a 10 metri di profondità. Mantenendo la parete rocciosa sulla destra e costeggiando la diga, man mano che si avanza si incontrano grossi massi di carparo ed altri di calcestruzzo completamente incrostati di coralligeno.
COSA VEDERE
- Arcipelago Pedagne
- Faro Isola Traversa
- Castello Alfonsino
- Forte a Mare
- Faro Punta Riso
- Isola di Sant’Andrea
Photo Credit: Aldo Rizzo
Nel tratto di mare che costeggia la Diga di Puntariso, lato mare aperto, il fondale è prettamente roccioso formato da coralligeno e da frangiflutti sommersi di forma tetraedrica completamente colonizzati da organismi calcarei. Qui il fondale marino passa dai 2 metri ai 10 metri nella zona della radice sotto costa per degradare dolcemente sino al fondo che può raggiungere punti di 27 metri.
Tutt’attorno agli isolotti, all’interno del porto esterno, il fondale marino è roccioso e degrada dai 2 metri sino ai 10 metri di profondità con punte di 15 metri lì dove transitano le grandi navi.
ESPERIENZE NATURALISTICHE
- Avvistamento Tartarughe
- Navigazione in Canoa
- Trekking
- Birdwatching
Photo Credit: Alessandro Caiulo
Nelle città senza Mare… chissà a chi si rivolge la gente per ritrovare il proprio equilibrio… forse alla Luna…(Banana Yoshimoto)
*Contenuti sviluppati attraverso foto, sopralluoghi e ricerche con il contributo volontario di Aldo Rizzo, Giuseppe Lanotte ed Alessandro Caiulo. I testi prendono spunto dagli articoli di Alessandro Caiulo pubblicati sul il7 Magazine.