Un tratto di costa di 1.5 chilometri prevalentemente roccioso, con un’infinita serie di scogli e calette che conduce, partendo da Punta Lunga e passando per Punta Licola, sino a Punta del Serrone. Ricco di insenature e pozze di marea lungo il sopralitorale roccioso, questo tragitto presenta minuscole spiagge di sabbia mista a conchiglie.

Per la sua posizione, questo tratto di costa è ideale a chi vuole immergersi maschera e pinne per osservare lo spettaccolo che va in scena sotto le onde del mare quando il moto ondoso proveniente da ovest, passata la mareggiata, si spegne lentamente infrangendosi contro il coralligeno di parete.


Assidua e variegata è la presenza durante tutto l’anno, ad eccezione del periodo estivo, di differenti specie di uccelli acquatici che, sorvolando il tratto di costa a caccia di pesci e crostacei, si tuffano improvvisamente in picchiata per afferrare le prede. Non è raro in questo tratto di costa imbattersi nelle spettacolari acrobazie aeree dei beccapesci, o delle immersioni prolungate dei cormorani, o ancora della strategia di caccia del martin pescatore.
COSA VEDERE
- Piscina Olimpionica
- Strutture Militari
- Uccelli marini a caccia
A partire dal Canalone e proseguendo verso nord, il fondale, ad eccezione di alcune rientranze e cale, mantiene una omogeneità nella sua conformazione. Il netto dislivello lungo i costoni di roccia tra la zona intertidale e sopralitorale a sinistra e la parete rocciosa che degrada rapidamente, resta pressoché costante.
HABITAT COSTIERO
- Coralligeno
- Praterie di Posidonia
- Zona Interditale Rocciosa
- Zona Sopralitorale Rocciosa
- Ambiente Pelagico
Questo tratto di litorale presenta un fondale che degrada rapidamente attorno agli 8-10 metri di profondità ed è circondato da costoni di roccia ricchi di anfratti che consentono, oltre che la formazione del coralligeno che si fissa sul substrato duro, anche il rifugio per migliaia di pesci e creature marine.
ESPERIENZE NATURALISTICHE
- Navigazione in Canoa
- Birdwatching
- Immersioni costiere
- Avvistamento Cetacei
Photo credit: Alessandro Caiulo
Il percorso termina una volta arrivati alla Spiaggia dell’Airone Bianco (conosciuta come Spiaggia del Cavallino Bianco). Qui, la presenza di uno scivolo di sbarco in mare in cemento e di alcune piccole barche di pescatori ormeggiate a ridosso di una piccola diga, donano a questo luogo un fascino ed aspetto unico tra le tante insenature presenti lungo il litorale.
Partendo dalla parte sabbiosa, subito dopo la staccionata che delimita il parco, si percorre un tratto misto di sabbia e scogli fino a giungere alla prima lunga passerella di legno, lunga un centinaio di metri, che conduce al promontorio di Punta del Serrone.Sin dai primi metri, dove il fondale è basso ed impervio per via degli scogli appuntiti, si può notare come le rocce siano ricoperte da vegetazione integra. Man mano che si procede verso il largo, il costone roccioso degrada in profondità ed una volta raggiunti i -5 metri, inizia un primo precipizio che porta a -10 costeggiato da una bella parete incrostata di coralligeno.Procedendo verso sinistra e seguendo la lingua di sabbia che serpeggia fra i canyon rocciosi, si raggiungono profondità prossime ai -15 metri dove si sviluppano i primi ciuffi di Posidonia oceanica.
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima (Jacques Cousteau)
*Contenuti sviluppati attraverso foto, sopralluoghi e ricerche con il contributo volontario di Aldo Rizzo, Giuseppe Lanotte ed Alessandro Caiulo. I testi prendono spunto dagli articoli di Alessandro Caiulo pubblicati sul il7 Magazine.